Prima di partire per l’ennesima tournée europea con l’amico Joe Bonamassa, il mio amico parigino Matthieu ha pensato bene di farmi perdere qualche ora di sonno inviandomi questa splendida chitarra acustica MARTIN 000-28 del 1948, una quasi settantenne in quasi mint conditions.
Se il mondo delle elettriche vive la perenne battaglia legni nuovi-legni vecchi e già da una semplice striscia di legno trasformata in tastiera possiamo notare la differenza di struttura e compattezza, e quindi di timbro, tra un palissandro brasiliano recente e uno di 60/70 anni fa, lascio alla vostra immaginazione quali sensazioni può fornirci uno strumento che ne contiene almeno un metro quadro abbondante tagliato quasi cento anni fa.
Se poi è figurato in modo abbagliante come in questo caso, lo strumento è in ottime condizioni come in questo caso, fondamentale in una chitarra acustica, il piacere del suonarla si amplifica man mano che la utilizziamo.
Uno strumento che soddisfa tutti i sensi, mi manca il gusto ma prima o poi un morso glielo darò.
